Fonte dell’articolo silvestrini.org
Perché stessero con lui…
La costituzione del gruppo dei dodici discepoli, come appare nel Vangelo di oggi, rappresenta una svolta nella missione di Gesù. Come mai ne sceglie dodici? Egli intendeva convocare idealmente l’intero Israele, fondato sui dodici patriarchi. Infatti, i dodici sono associati in modo singolare all’attività missionaria di Gesù: l’annuncio del regno di Dio e la liberazione dal potere del demonio. “Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni”. Come sarebbe interessante pensare ai criteri di Gesù che egli ha usato prima di scegliere quei dodici… Sicuramente non ha pensato a una “squadra” come l’esecutrice dei suoi progetti, ma come una comunità di relazioni in cui Egli stesso poteva condividerli con loro. Per questo l’evangelista Marco evidenzia che il motivo per cui sceglie quei dodici è innanzitutto perché “stessero con lui”, e solo in un secondo tempo per “mandarli a predicare”. Anche noi dobbiamo comprendere, diceva il nostro professore, che “la nostra vocazione cristiana non è sentirci delle pedine in mano ad un Dio che ha progetti da realizzare, ma che siamo voluti e chiamati per vivere innanzitutto un rapporto preferenziale con lui. Altrimenti ci affanneremo a fare molte cose sentendoci però soltanto dei servi efficienti e non certamente dei figli felici”. Interessante scoprire la logica della scelta di Gesù. Egli sceglie ognuno per ciò che è e non per ciò che dovrebbe fare. Ma non chiede nemmeno a nessun di smettere di essere se stesso per seguirlo, anzi lascia a ciascuno la libertà. Senza questa caratteristica di libertà, la fede e il cristianesimo non avrebbero senso. Donaci, ti preghiamo, Signore, quanto ti chiediamo per la nostra vita terrena e per nostra salvezza per sempre. Amen!