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:: Presentazione del Signore nel tempio, Candelora (Festa)
Candelora
Antifona d’Ingresso
Rito della benedizione delle candele
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio. * Come il tuo nome, o Dio, * così la tua lode si estende sino ai confini della terra; * è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47, 10-11)
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te purificati nello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ml 3, 1-4
Dal libro del profeta Malachìa
Così dice il Signore Dio:
“Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani”.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.
RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Seconda Lettura
Eb 2, 14-18
Dalla lettera agli Ebrei.
Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.
Vangelo
Lc 2, 22-40
Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore” – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele”.
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 2,22-32 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore” – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele”.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
La presentazione al tempio di Gesù, ci immette nel mistero dell’esistenza terrena e del destino del nostro Salvatore. Rivolgiamo con amore e con riverenza le nostre intenzioni di preghiera a Dio Padre, dicendo insieme:
Guidaci con la tua parola, o Signore.
Perché la Chiesa non cessi mai di interrogarsi sul significato delle profezie riguardanti il Cristo, per rinnovare continuamente la propria fede. Preghiamo:
Perché nella presentazione eucaristica di Gesù Cristo, si ritrovino uniti i fratelli cristiani di tutte le confessioni. Preghiamo:
Perché la lode nel tempio incrementi il nostro impegno per la giustizia nella città. Preghiamo:
Perché i genitori riconoscano che i loro figli sono innanzitutto di Dio, generati e creati per la sua gloria. Preghiamo:
Perché le famiglie dei battezzandi della nostra comunità comprendano la dignità cui accedono i loro piccoli col sacramento del battesimo. Preghiamo:
Perché il segno della luce, che oggi abbiamo compiuto, rafforzi la nostra fede che è attesa del Signore della nostra salvezza. Preghiamo:
Ascolta, o Padre, le intercessioni che, nella festa della Presentazione al tempio, la tua famiglia ti rivolge, e accoglile per amore del tuo Cristo che si rivela a noi come fratello e salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli i doni della Chiesa in festa, o Padre, come hai gradito l’offerta del tuo Figlio unigenito, Agnello senza macchia per la vita del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il tuo Figlio, generato prima di tutti i secoli, oggi presentato al tempio, * è proclamato dallo Spirito Santo + gloria d’Israele e luce delle genti. ** E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore, * e con l’assemblea degli angeli e dei santi * cantiamo senza fine + l’inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli.
Dopo la Comunione
O Padre, che hai esaudito l’ardente attesa del santo Simeone, porta a compimento in noi l’opera della tua misericordia; tu che gli hai dato la gioia, prima di vedere la morte, di stringere tra le braccia il Cristo tuo Figlio, concedi anche a noi, con la forza del pane eucaristico, di camminare incontro al Signore per ottenere la vita eterna. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.