Fonte dell’articolo silvestrini.org
Celebrazione del Rito
Benedizione e imposizione delle ceneri
Dopo l’omelia, il sacerdote, stando in piedi, dice a mani giunte:
Fratelli e sorelle, supplichiamo Dio nostro Padre perché con l’abbondanza della sua grazia benedica queste ceneri, che poniamo sul nostro capo in segno di penitenza.
Dopo un breve momento di preghiera silenziosa, prosegue con le braccia allargate:
O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, ascolta con paterna bontà le preghiere del tuo popolo e benedici + questi tuoi figli che riceveranno l’austero simbolo delle ceneri, perché, attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R/. Amen.
Oppure:
O Dio, che non vuoi la morte dei peccatori ma la conversione, ascolta benigno la nostra preghiera e benedici + queste ceneri, che stiamo per imporre sul nostro capo riconoscendo che noi siamo polvere e in polvere ritorneremo; l’esercizio della penitenza quaresimale ci ottenga il perdono dei peccati e una vita rinnovata a immagine del tuo Figlio risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R/. Amen.
E, senza nulla dire, asperge le ceneri con l’acqua benedetta.
I fedeli si presentano al sacerdote ed egli impone a ciascuno le ceneri, dicendo:
Convertitevi e credete nel Vangelo.
Oppure:
Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai.
Si può cantare un altro canto adatto.
Terminata l’imposizione delle ceneri, il sacerdote si lava le mani e continua con la Preghiera universale.
La Messa prosegue nel modo consueto.