Vangelo del giorno 2025-06-26 – Commento di Giovedì

Fonte dell’articolo silvestrini.org

La porta del Regno. ||| “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Ieri il Signore ci ha parlato dei falsi profeti, che dobbiamo tenere lontani perché rapaci come lupi. Oggi Egli cerca di operare in noi un’altra purificazione interiore; vuole liberarci dalla presunzione di una falsa religiosità, basata sul formalismo esteriore e assolutamente priva di autenticità. Ne è coinvolta una schiera non piccola: sono i pseudo-religiosi, coloro che si autogratificano proclamando il nome del Signore solo con la voce, vantando false appartenenze e illudendosi di esaurire così tutti i doveri che ne derivano. Il Signore già si era lamentato per bocca di Isaia: “Dice il Signore: «Poiché questo popolo si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l’intelligenza dei suoi intelligenti»”. Sì, la religione può essere ridotta a un imparaticcio di usi umani o a pie pratiche, piene di parole ma prive di significato autentico. Gesù oggi ci scandisce con chiarezza la sua verità: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Nel fare la volontà di Dio, nell’aderire liberamente e gioiosamente ai suoi precetti per essere suoi testimoni, troviamo la chiave del Regno; così la nostra appartenenza diventa comunione di vita con Cristo. Così l’edificio spirituale, la nostra casa, si fonda, solida e incrollabile, sulla roccia che è Cristo. Così ancora sapremo resistere a tutte le tentazioni, a tutte le avversità, a tutte le prove immancabili della vita, per restare saldi, perché “radicati e fondati nella carità”. Che tristezza vedere una casa, magari splendida nelle apparenze, crollare ed essere spazzata via dalla furia delle acque, perché priva di solide fondamenta, costruita sulla sabbia. È facile illudersi e fermarsi alle apparenze; è difficile restare saldi se non interviene la grazia divina, che ci fortifica e ci illumina nelle nostre scelte quotidiane.

Avatar photo
Informazioni su Giuseppe Maisto 2279 Articoli
P. Giuseppe Maisto è nato a Napoli il 26-09-1986, ha conosciuto i passionisti con una missione della sua parrocchia e nel 2015 ha cominciato il cammino di formazione nella comunità di Bari. P. Giuseppe è stato ordinato sacerdote il 9 settembre 2023 a Napoli, è ritornato nella comunità di San Gabriele a partire da ottobre 2023 con il ruolo di Viceparroco.