
Fonte dell’articolo silvestrini.org
Lo Spirito di verità mi renderà testimonianza. ||| Gesù parla sempre in modo franco ai suoi discepoli, riconoscendo loro di essere stati sempre con Lui, con il Maestro. Ma questo non è fonte di privilegio per chi lo ha seguito fin dall’inizio. Gesù è chiaro ed esplicito: i suoi discepoli dovranno affrontare prove e persecuzioni. Non nasconde le difficoltà future, perché non vuole creare false illusioni. È un realismo che nasce dall’amore, non dalla durezza, ed è un dono di generosità che continua a offrire ai suoi discepoli e a noi. Ogni volta che preannuncia una prova, Gesù indica anche una via per superarla. Lo stesso amore che Egli ci dona è posto come fondamento di questo cammino. Il Signore ci prepara a questi momenti affinché siano affrontati e superati con generosità. Il momento di comunione intima che il Vangelo di oggi propone ha proprio questo scopo: è un messaggio che ispira fiducia. Il fondamento è sempre l’amore: l’amore del Padre verso il Figlio, l’amore di Gesù verso di noi, e il nostro amore verso Dio e verso gli altri. È come un circuito elettrico, dove ogni elemento deve essere presente affinché tutto funzioni. La promessa dello Spirito Santo garantisce la presenza di un Dio-Amore che infonde coraggio e fiducia. La Chiesa rende visibile questa presenza; a noi spetta renderla credibile con generosità e altruismo.