Fonte dell’articolo silvestrini.org
Su di lui si poserà lo Spirito. ||| L'autore della prima lettura ci guida verso la grande rivelazione messianica: la nascita prodigiosa di un discendente della stirpe di Davide, un uomo sul quale lo Spirito Santo riversa la potenza e la sapienza di Dio. Egli viene per inaugurare una pace universale, garantire l'amore tra gli uomini e ristabilire il paradiso perduto. Anche il salmista conferma questa visione, descrivendo il Signore come un re di giustizia e di pace.
L'evangelista Luca, invece, presenta questa rivelazione come un dono, una grazia perfetta riservata a coloro che sanno accogliere e ascoltare la Parola del Signore. Questa apertura è propria dei piccoli, degli umili e dei semplici di cuore, come gli apostoli e la Santa Vergine, che hanno riconosciuto la propria insufficienza davanti a Dio e si sono lasciati trasformare dalla Sua Parola. Attraverso questo messaggio, l'evangelista ci invita a contemplare la relazione intima e amorosa tra il Padre e il Figlio, una comunione che viene condivisa con i piccoli e i poveri. Tuttavia, questo brano evangelico non è rivolto esclusivamente a loro, ma anche a noi. Tutti i cristiani sono chiamati a prestare un'attenzione speciale all'ascolto della Parola del Signore, vivendo con umiltà davanti a Dio e nei confronti del prossimo.