Fonte dell’articolo silvestrini.org
Guardare gli eventi alla luce dello Spirito. ||| Genera sconforto e irritazione il comportamento assurdo del capo della sinagoga che si indigna nel vedere Gesù, che impone le mani e guarisce nel giorno di festa una povera donna afflitta da diciotto anni da un terribile male. Egli la proclama libera dalla sua infermità e le impone le mani. La reazione della donna «raddrizzata» miracolosamente è quella di glorificare Dio, la reazione del capo della sinagoga è una critica assurda e cieca nei confronti del Cristo. Nella sua ottusità e grettezza, citando a sproposito la scrittura sacra, dichiara che ci sono sei giorni in cui si deve lavorare e non in giorno di sabato. Il Signore definisce da ipocriti tale comportamento e tale giudizio. Quanto Gesù ha fatto non può assolutamente essere paragonato al lavoro umano; Egli sta rivelando ancora una volta la centralità della sua missione nei confronti dell'uomo infermo e peccatore. Egli è colui che guarisce e colui che salva. Lo dichiarerà più esplicitamente in un'altre occasioni: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera» e altrove dice: «sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato». Capita ancora di sentire e leggere critiche assurde e talvolta blasfeme nei confronti di Cristo, della Chiesa e dei suoi ministri e dei suoi fedeli: molto spesso si costata che il lucignolo della ragione umana vorrebbe giudicare e condannare la Luce stessa di Dio! Chiediamo perché possiamo essere sempre consapevoli dell'Onnipotenza di Dio ma anche del dono dell'intelligenza che ciascuno di noi ha ricevuto da Dio.