Fonte dell’articolo silvestrini.org
“Ride chi abita nei cieli!” ||| Letture ostiche in questi giorni! Se l’azione di Dio richiede una risposta di fiducioso abbandono, questo è messo a dura prova dalla “stranezza” degli eventi. In Esodo, (nella prima lettura) la salvezza di Mosè avviene in circostanze singolari e quasi beffarde: sarà proprio la figlia del faraone, cioè colui che ha emesso il decreto di soppressione dei primogeniti degli Ebrei, a salvare un maschio di quel popolo e ad allevarlo come un egiziano. Colui che è stato salvato, salverà. Dio sa attuare il suo progetto al di là degli schemi umani. Se il racconto sembra astuto e ironico, non dimentichiamo che ci sono vari esempi di questo tipo nella Bibbia: Dio sa ridere dei disegni dei potenti e sa beffare la boria del malvagio. Come sa essere duro con chi, nonostante la manifestazione del suo amore, non si converte e cambia vita. Ho detto la manifestazione del suo amore e non dei miracoli, perché pochi tra noi si sono trovati di fronte a fatti miracolosi, ma tutti noi abbiamo fatto esperienza dell’amore di Dio, del suo sguardo consolatore, delle sue viscere di misericordia. E, se vogliamo crescere nello spirito, dovremmo chiederGli ogni giorno di essere esaltati di fronte alle bellezze che la nostra terra, pur in mezzo a tante contraddizioni, sa offrirci, per la compagnia dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, per lo stupore che dovrebbe accompagnare la nostra esistenza. È questo il vero atto di fede, e non il rincorrere fatti strepitosi che solleticano la nostra curiosità e rinvigoriscono la nostra “chiacchiera”, ma che poi spiritualmente ci mantengono in uno stato di “semianalfabetismo”. Torniamo al salmo e al titolo che ho voluto mettere per il commento di oggi… ridiamo un po' di più, sorridiamo al mondo e al prossimo nostro. E il mondo diventerà più bello e il prossimo magari verrà contagiato.