Fonte dell’articolo silvestrini.org
La pace la gioia e la fiducia. ||| Lo stesso Gesù si fa garante del futuro della sua Chiesa nascente. Inviando i suoi ad andare in tutto il mondo per annunciare l'avvento del suo regno, ha predetto loro rifiuti e persecuzioni, ma tutto ciò, quasi per assurdo, viene annoverato tra le beatitudini: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia". Egli vuole così dirci che insulti e persecuzioni non potranno inficiare la pace della sua Chiesa, anzi, proprio da quegli eventi, sgorgherà la migliore fecondità. Neanche la gioia potrà essere compromessa come testimonieranno, prima gli apostoli, e poi la schiera dei testimoni di Cristo nel corso della storia fino ai nostri giorni. Già San Paolo affermava: "Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa!". Non c'è quindi contraddizione tra la pace, la gioia e la fiducia cristiana e le inevitabili persecuzioni, anzi in Cristo, crocifisso e risorto, abbiamo scoperto che queste sono la via della vita, la certezza della risurrezione. Alla sofferenza che uccide Egli ha sostituito quella che salva. Per questo predice ai suoi seguaci: "Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". Tra i grandi doni della fede cristiana dobbiamo annoverare sicuramente quello che ci consente di valorizzare agli occhi di Dio anche gli eventi più negativi della nostra esistenza. L'esempio dei santi e specie dei martiri ci illumini.