
Fonte dell’articolo silvestrini.org
Vieni, seguimi… ||| Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio, essa pènetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito… Ce lo ricorda la prima lettura di oggi. Quindi davanti alla parola di Dio, fatta di impegni e promesse, siamo chiamati ad una risposta, senza scuse e rimandi. La parola di Dio, infatti, è una forza che penetra nell’intimo, illumina, guida, giudica e porta allo scoperto progetti e scelte umane. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita. L’uomo che si è pienamente identificato nella parola di Dio è Gesù stesso. Egli ci dona la forza per riconoscerci nelle parole di Dio, pronti a obbedire ai suoi ordini, che sono giusti, fanno gioire il cuore. Come cristiani, abbiamo la certezza della fede che Dio esiste e si è rivelato a noi mediante suo Figlio. E quindi desideriamo sempre camminare per le vie indicate da Gesù. Nel Vangelo di oggi “Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, alzatosi, lo seguì”. Il vangelo poi continua con la folla che ancora lo segue, Gesù. Siamo lungo il mare di Galilea. Avevano tutti bisogno di Lui… Ma c’è un particolare… quello cioè che Gesù, anche nella grande folla, è capace di scorgere ciascuno di noi… Ecco perché Gesù tra tutti presenti lì in quella anonima folla, si accorge di uno, Levi, seduto al banco delle imposte, e lo chiama, “Séguimi”. Egli, infatti, è venuto per me e per te, non in quanto bravo e santo, ma in quanto peccatore e perduto. Amen!
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