Fonte dell’articolo silvestrini.org
“E’ nella sua volontà è la nostra pace”. ||| Partendo dalla prima lettura, il passo di Isaia, alla luce della figura del re Acaz, pone un grave problema di teologia della storia. Infatti il re Acaz non vuole chiedere un segno dal Signore per non metterlo alla prova. Quindi deve il cristiano pretendere che sia la fede a dettargli le risposte a problemi di tipo socio-politico o non deve piuttosto in questi casi far funzionare esclusivamente la ragione? Dio non vuole certo che l’uomo abdichi alla sua ragione, ma ci sono circostanze in cui Dio dà degli orientamenti precisi che l’uomo è tenuto a seguire e che spesso risultano, alla resa dei conti, i più adeguati, anche alla luce di strategie puramente umane. Dice il salmista nel salmo 23: “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”. Quindi Dio è la risposta ultima al perché vivere, o meglio è lui che dà senso alla nostra esistenza. Cercare il suo volto è cercare risposte alle domande antropologiche di fondo, a cui nessuno è in grado di rispondere. Troppa gente nel contesto attuale sembra rifiutare di porsi domande e si arrende allo scetticismo. Mai dimenticare che siamo una domanda vivente: val la pena vivere? Gesù, il Dio-con-noi, è il luogo in cui trovare la risposta. La pagina dell’annunciazione rimane come un capolavoro che non si smette di ammirare. La venuta di Gesù nel grembo di Maria è il coronamento di un lungo itinerario di preparazione che ha attraversato l’intero primo testamento. Nel Vangelo di oggi ci sono tanti dettagli su cui riflettere però a me colpisce la piena e totale disponibilità di Maria. Infatti Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». L’ eccomi di Maria è davvero un “sia fatta la tua volontà” che recitiamo nel padre nostro e che si rinnova nella vita di ogni credente. Penso che ogni volta che si dica di sì a Dio, qualcosa cambia in noi, ma sempre in meglio. Ma anche il miglior uso che possiamo fare della nostra libertà è quello di metterla a disposizione della volontà di Dio. Scrisse il grande Dante: “E ’n la sua volontate è nostra pace”. Amen!