Vangelo del giorno 2021-11-10 – Commento di Mercoledì

Fonte dell’articolo silvestrini.org

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Guariti ma ingrati! ||| La lebbra, ma ogni malattia contagiosa di cui così tanto sperimentiamo l'esistenza nei nostri giorni, crea delle distanze talvolta incolmabili. Molti malati nel corpo e nello spirito ancora oggi debbono gridare forte per farsi ascoltare, perché emarginati dal consorzio civile e qualche volta anche dalle nostre chiese. Il grido dei dieci lebbrosi del Vangelo di oggi risuona come un'intensa preghiera: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi». In quel grido è accomunato il gemito dei sofferenti del mondo, la sofferenza degli emarginati, di tutti coloro che per farsi sentire da qualcuno debbono gridare. Per loro e nostra fortuna l'udito e la sensibilità di Cristo e infinitamente più acùta della nostra. Gesù li vede anche se distanti, e dà subito loro un messaggio di speranza: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». Erano loro che dovevano, secondo la Legge, dare le certificazione dell'avvenuta guarigione. Mentre vanno si accorgono di essere già guariti; uno solo, uno straniero, solo lui però sente immediatamente il bisogno di tornare indietro per lodare Dio e gettarsi, in atteggiamento di doverosa gratitudine, ai piedi di Gesù. Emergono due grandi insegnamenti per noi: non possiamo, come spesso accade, rifiutare la mediazione sacerdotale per avere la certezza del perdono di Dio, sono loro che debbono assolvere e sciogliere. La gratitudine a Dio poi è un sacrosanto dovere che mai dobbiamo smettere perché tutti siamo stati «guariti» e «salvati» da Cristo redentore.

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Informazioni su Raffaele De Fulvio 11556 Articoli
Dal 18 ottobre è Superiore della comunità Passionista, vive a Bari e dal 1 novembre 2015 è Parroco della Parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata in Bari.