Vangelo del giorno : 2018-06-02 – Commento di sabato

Vangelo del giorno

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Vangelo del giorno

I giudici di Cristo. ||| Gli scribi e i farisei si ritengono i rappresentanti qualificati della Legge e di conseguenza si arrogano il diritto di tutelarne l’integrità. Gli insegnamenti di Cristo risuonano come novità inattese e indesiderate per loro; spesso si ritengono gravemente offesi dalle sue affermazioni. Il loro imbarazzo, che sfocia in rabbia e aperta contestazione, cresce nel costatare che molti, sempre più numerosi e devoti, seguono Gesù, lo riconoscono come vero profeta e soprattutto notano che “Egli parla con autorità e non come i loro scribi”. Questo confronto particolarmente li ìrrita, per cui affrontano Gesù con una precisa domanda: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Non potendo contestare le verità che Gesù afferma né negare i prodigi che compie, fanno appello all’autorità e alla gerarchia. Vogliono accusare Gesù di millantato credito, di abuso di autorità. Non gli riconoscono il diritto di rivelare al mondo la verità e di proclamare la legge nuova dell’amore. Si érgono a giudici del Cristo, senza essere in grado di valutare con sapienza quanto sta accadendo nel loro mondo. Questa loro insipienza era già stata apostrofata da Signore: “Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?”. Abbiamo ancora un esempio di ottusità mentale e di cecità spirituale. Un mal esempio purtroppo seguìto da molti. Quanti presumono di giudicare Dio e vorrebbero essere suggeritori dei suoi comportamenti con noi. Quell’iniquo ed assurdo giudizio con cui scribi e farisei condannarono Cristo si perpetua nella storia: i timidi osanna dei suoi fedeli vengono spesso soffocati dalle grida di morte di pochi scalmanati. Il passaggio poi da Cristo alla sua Chiesa è breve: non solo Cristo è motivo di scandalo e di contestazioni, ma anche coloro che lo rappresentano, i suoi ministri, i suoi seguaci… Tutto è stato già predetto dal Signore: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, ma ci è stata data anche una indefettibile garanzia: “le porte degli inferi non prevarranno”.

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Informazioni su Raffaele De Fulvio 11919 Articoli
Dal 18 ottobre è Superiore della comunità Passionista, vive a Bari e dal 1 novembre 2015 è Parroco della Parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata in Bari.