
Vangelo del giorno
San Luigi M. Grignon de Monfort – San Pietro Chanel
Vangelo del giorno
San Luigi M. Grignon de Monfort – San Pietro Chanel
La Parrocchia è tua, abbiamo bisogno di tante cose. Dobbiamo fare continue manutenzioni per preservare quello che già c'è. Un tuo piccolo contributo può essere molto importante per noi, aiutaci se puoi...Dio ti benedica!
Le lacrime di una madre. ||| «Le mie lacrime nell’otre tuo raccogli, Signore». A Nàin c’è un funerale: la morte ha colpito un giovinetto, figlio unico di una madre vedeva. Le sue lacrime, pianti e lamenti corali accompagnano il féretro. Gesù si trova su quella stessa strada, seguìto da molta folla; ode quel pianto e anch’egli si associa a quel triste corteo, anch’egli è sulla via della morte, sono tutti mortali e stanno percorrendo una valle di lacrime quelli che lo seguono. Egli però vuol dare forza ed evidenza alla sua missione di salvezza e alle sue parole. Dirà dopo la sua risurrezione: «Io ho vinto la morte». Lo dirà per scandire che egli è risorto, ma anche per dire che anche noi siamo destinati alla vita. Emerge quindi solenne, maestosa ed efficace la parola del Signore rivolta al ragazzo che giace esànime nel féretro: «Giovinetto, dico a te, àlzati!». «Ed egli lo diede alla madre». L’effetto del miracolo non è solo la gioia della madre, che può riavere vivo il proprio figlio, ma soprattutto una grande proclamazione di fede da parte di tutti i seguaci di Gesù: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». Definendo Gesù profeta si afferma che egli parla in nome di Dio e proclama quindi verità eterne. Dicendo che Dio ha visitato il suo popolo si dichiara nella fede che la potenza salvifica dell’Onnipotente è concretamente intervenuta nella storia e negli eventi del mondo. Com’è urgente in questi giorni che Dio venga a visitarci, quante lacrime ci sono da asciugare, quanti vivi-morti vengono portati al sepolcro…! […]
2 Cor 1,18-22; Sal.118; Mt 5, 13-16. ||| In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». […]
At 14, 19-28; Sal.114; Gv 14,27-31. ||| In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco». […]
Ente Ecclesiastico registrato al Registro Imprese Giuridiche al n. 229 il 22/09/1987-C.F. 93026580725- Aiutaci donando -Sito gestito e offerto gratuitamente da Luciano Del Fico.
Puoi inviare una email tramite la nostra pagina contatti o contattarci via WhatsApp. Il supporto è attivo negli orari di segreteria, per comunicazioni urgenti telefonare al n. 0805372711. Se hai cliccato sul pulsante per essere messo in contatto con noi, scrivi il motivo del contatto. Non saranno prese in considerazione richieste vuote o incomprensibili.