
Vangelo del giorno
Domenica delle Palme o della Passione del Signore
Vangelo del giorno
Domenica delle Palme o della Passione del Signore
Vi proponiamo di vivere una bella usanza: “adottiamo” un Santo che ci impegniamo a conoscere e pregare per tutto l’anno, un amico che ci accompagnerà personalmente, in modo semplice e concreto, nelle vicende della vita! […]
Preghiera per la pace in Medio Oriente Dio, onnipotente e misericordioso, Padre di tutti gli uomini e Signore della storia, Tu hai voluto riunire tutti i popoli nel Regno di giustizia e di pace […]
O San Giuseppe con te, per tua intercessione noi benediciamo il Signore. Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini per essere il casto sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Tu hai […]
La Parrocchia è tua, abbiamo bisogno di tante cose. Dobbiamo fare continue manutenzioni per preservare quello che già c'è. Un tuo piccolo contributo può essere molto importante per noi, aiutaci se puoi...Dio ti benedica!
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». […]
Solidarietà e concordia. ||| Il vangelo odierno ci mette in guardia contro quei comportamenti dei farisei, che sono improntati ad orgoglio, vanità, superbia, presunzione. L’evangelista, stigmatizzando simili atteggiamenti, richiamava i primi cristiani ad esserne immuni. Guardando alla storia di ieri e di oggi sembra che non sia cambiato granché ed anzi il fatto stesso che l’autore del vangelo di Matteo si preoccupi di dare rilevanza a questo brano, presentando un Gesù particolarmente accalorato nel sottolineare le sue posizioni, ci dice che anche tra i primi cristiani dovevano trovare patria simili modi di apparire. Se la nostra vita fosse più semplice, improntata al rispetto e a ricercare la serenità, vissuta nella concordia e nell’amore reciproco, queste manifestazioni negative dell’animo umano non si rinvigorirebbero. Il libro di Ruth, la cui lettura è iniziata ieri e finisce oggi, ci invita, benché con toni idilliaci e quasi da favola a lieto fine, a riscoprire i valori della solidarietà, del rispetto gli uni verso gli altri, dell’amore che dovrebbe albergare all’interno di una famiglia. Noèmi e Ruth, suocera e nuora, (questo libro presenta due tipologie tra le più contrapposte e ostili) sono di diversa nazionalità, eppure il loro rapporto è improntato all’aiuto vicendevole: la nuora non abbandona la suocera e questa dà consigli, una volta arrivati nella sua patria, alla prima su come comportarsi nel paese straniero. Solidarietà e concordia sono due strade da percorrere come società, come Chiese e come singoli, perché si possa avere una convivenza priva di modalità meschine atte solo a dare importanza a magnifiche vesti, a primi posti e a salamelecchi vari. […]
O – o; in eterno… ||| La Chiesa, fin dagli inizi, in quaresima, ha sempre scelto le letture sante per fare il Catechismo, la Dottrina, in preparazione al Battesimo dei nuovi convertiti al cristianesimo. Sono le stesse che mediteremo insieme, e che dovremmo tener sempre presenti in ogni cammino di preparazione ai Sacramenti: Battesimo, Cresima e Matrimonio, e nei corsi di esercizi spirituali. Ed oggi la Parola del Signore ci invita a parlare subito dei ‘Novissimi’: del rendiconto finale dove verrà deciso da Gesù Cristo e da noi, il nostro eterno destino. E c’è un detto antico che dice: “Pensa ai tuoi ‘Novissimi’ e non peccherai mai!”. E tutto il nostro cammino temporaneo sulla terra serve proprio a questo: a saper scegliere il nostro destino eterno: o eterno Paradiso, o inferno eterno! Ed ecco dunque la spiegazione di come sarà il Giudizio universale, che avverrà dopo la fine del mondo: Gesù Cristo Re e Giudice del mondo, verrà in tutta la sua gloria e potenza divina, e davanti a Lui verranno radunati dagli Angeli tutti i popoli della terra: i buoni alla sua destra e i malvagi alla sinistra. Ed Egli dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. “In verità vi dico: tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me!”. E che giova, fratelli e sorelle mie, guadagnare anche il mondo intero se poi ci perdiamo l’anima? La Madonna, che è Madre di Misericordia, ci vuole tutti salvi in Paradiso con Lei e con Gesù, ed è per questo che ogni giorno ripetiamo nell’Ave Maria, e anche più volte con il cuore di figli: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte, amen”. A Fatima la Madonna ha detto ai tre bambini veggenti di pregare molto e di fare penitenza per la conversione dei peccatori perché sono molti quelli che vanno all’inferno, e un giorno glielo fece anche vedere l’inferno, con i diavoli in mezzo alle fiamme di fuoco e con tanti dannati che urlavano disperati e che bestemmiavano. E insegnò loro questa preghiera semplice: “Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, e porta in Cielo tutte le anime e specialmente quelle più bisognose della tua misericordia!”. E’ perciò conveniente pregare per essere buoni, pregare e fare opere di bene per salvarsi l’anima. Facciamolo per noi stessi e per i nostri cari, vicini e lontani. […]
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