Udienza Generale
Direttamente da Radio Vaticana l’udienza generale del Papa – un appuntamento settimanale ricca di spunti di riflessione, tutte le informazioni sulle udienze del Papa sono disponibili sul diario delle udienze generali.
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La ricchezza del mondo e quella di Dio. ||| Da quando abbiamo addentato temerariamente quella famosa mela, convinti di poter così saziare completamente le nostre brame e addirittura diventare come Dio, ci è rimasta dentro una fame e una sete insaziabili. Quell’innato anelito di bene, che Dio stesso aveva infuso nella nostra natura, facendoci somiglianti a lui, si è trasformato in ricerca spasmodica di umane sicurezze, cercate sulla terra nella ricchezza, nella gloria, nel piacere. Il denaro, la mammona del vangelo di ieri, in modo particolare, ci da l’illusione dell’onnipotenza, ci convince di poter appagare ogni nostro desiderio, di poter comprare anche la felicità. Ecco che ci viene prospettata una dimensione ben diversa della felicità. Gesù stesso nel proclamare la carta magna del cristianesimo, sconvolge letteralmente le nostre umane e false valutazioni della gioia. Egli proclama beati i poveri, gli afflitti, i puri di cuore, i perseguitati per causa della giustizia e tutti coloro che nella vita ripetono sostanzialmente la sua storia. Il giovane del vangelo, apparentemente giusto, equilibrato, generoso, chiede a Cristo cosa deve fare per avere la vita eterna. L’osservanza dei comandamenti è la base su cui costruire la nostra rampa di lancio e il giovane dice che sin dalla sua infanzia li ha osservati. Il Signore gli chiede qualcosa di più, indispensabile per conseguire l’ideale della perfezione cristiana: si tratta proprio del distacco dalle cose del mondo: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». È una regola d’oro quella che Gesù scandisce con queste parole: per conseguire i beni di Dio occorre distaccarsi dai beni della terra. Questi rassomigliano a dei pesi che vengono attaccati alle nostre ali, alle ali del nostro spirito e non ci permettono di librarci verso l’alto. Restiamo anche noi disillusi alle parole conclusive di questo episodio evangelico: “Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”. Ancora una volta i beni predòminano sul vero bene. Ancora una valutazione sbagliata, ma, ahimè, ancora tanto frequente. «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». Dobbiamo prestare attenzione perché ricco non è solo chi possiede molti beni, ma anche chi lega il suo cuore a povere cose che trasforma in idoli. Gesù così ci esorta: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”. […]
Chi di voi vuol essere il primo? ||| Si avvicinava la Pasqua, e Gesù si incammina verso Gerusalemme, assieme ai suoi Apostoli, e parla loro di ciò che lo attende là nella Città santa: verrà consegnato ai pagani perché venga deriso, sarà flagellato a sangue e Crocifisso, ma al terzo giorno risorgerà. Ed ecco che Maria Salòme, Madre di Giacomo e di Giovanni, si fa avanti e chiede a Gesù un posto buono, un “posticino” per i suoi due figlioli quando Egli instaurerà il suo Regno. Il suo, da madre, è un modo di ragionare tutto umano, come ancora gli ebrei pensano oggi: verrà il Messia di Dio ed instaurerà un Regno mondiale, universale e potente, così pensano loro. Invece il Regno di Gesù è dentro di noi, nei nostri cuori: è un Regno tutto spirituale, un Regno d’amore e di santità, che durerà in eterno poi nei Cieli. Ed anche Pietro e gli altri Apostoli la pensavano come i due figli di Zebedeo e la loro madre. Infatti essi si sdegnarono contro i due fratelli, e ciò per invidia e gelosia. Ed oggi come ci comportiamo di fronte alla globalizzazione, che non sarà il Regno di Dio, ma il regno di satana e dell’anticristo? “Ma Gesù li chiamò a Sé e disse: “Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così, ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà vostro schiavo”. Si, proprio come Gesù che non è venuto sulla terra per dominarla e per farsi servire, ma per servire e per dare la vita per noi sulla Croce. E questo grande Mistero, d’amore puro, si ripete e si rinnova ogni giorno sull’altare nella Celebrazione della Santa Messa, dove Egli ci nutre ancora della sua Parola e di Sé stesso in Corpo, Sangue Anima e Divinità. Amen. […]
Prex Mariana […]
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