Mons. Eugenio Raffaele Faggiano

Monsignore Eugenio Raffaele Faggiano nacque il 28 Gennaio 1870 a Salice Salentino (LE) da Donato Faggiano e Concetta Leuzzi. I genitori, da ferventi cristiani seppero instillare nel cuore dei figli una grande fede. Nel novembre del 1892, durante la missione popolare predicata dai passionisti, sentì la vocazione alla vita consacrata. Così dopo aver frequentato con profitto gli studi liceali ad Airola (Benevento), il 21 novembre del 1894 emise la professione dei voti religiosi, prendendo il nome di Eugenio. Il 31 maggio del 1903 fu ordinato sacerdote.
Negli anni della prima guerra mondiale fu cappellano militare.

Successivamente andò a vivere nel ritiro dei passionisti denominato Don Guanella. In questo stesso ritiro insegnò ai giovani studenti, ma non per molto, perché dopo poco si trasferì a Manduria, dove il 28 agosto 1925 venne eletto superiore provinciale della Provincia Passionista Puglie-Calabria.
Il 2 settembre 1931 fu nominato a Laurignano (CS) maestro dei novizi; era maestro più che con le parole, con la testimonianza di una santa vita.

Il 26 novembre 1935 ricevette la nomina a vescovo di Cariati, in Calabria, sulla costa jonica cosentina. Fu consacrato il 19 aprile del 1936.
Giunto a Cariati, trovò la diocesi in profonda decadenza, con il seminario abbandonato e un episcopio vecchio e fatiscente. La diocesi era senza pastore dal 1925, quando, per un attentato sacrilego alla sua persona, monsignor Giuseppe Antonio Caruso (n. 1864 – + 1930) si ritirò a Petilia Policastro e poi, dal 1927 all’anno successivo, resse la diocesi di Oppido Mamertina, che lasciò nelle mani di monsignor Giovanni Battista Peruzzo.

I genitori
I genitori

La diocesi, quindi ebbe due amministratori apostolici monsignor Giovanni Scotti, vescovo di Rossano fino al 1930 e monsignor Antonio Galati vescovo di Santa Severina dal 1930 al 1935.
Il nuovo vescovo non si perse d’animo: si mise subito a lavoro e, con grandi sacrifici, restaurò l’episcopio e la cattedrale, riaprì il seminario e per salvaguardare le vocazioni fondò il seminario estivo di Perticaro.
Sempre con enormi sacrifici e con grande carità provvide ai bisogni del clero e del popolo della sua diocesi. Per questa sua irrefrenabile generosità fu chiamato il “Vescovo dalle mani bucate”.
Si ritirò dalla diocesi il 25 settembre del 1956 per ragioni di salute e fu prima nominato vescovo titolare di Musti, poi nominato vescovo emerito di Cariati. A succedergli fu scelto monsignor Orazio Semeraro fino al 1967, quando andò come vescovo coadiutore di Brindisi (+ 1991).
Faggiano si spense, serenamente, a Manduria (TA) il 2 maggio del 1960 nel convento dei suoi confratelli passionisti.
La salma fu tumulata nella cappella dei passionisti del cimitero di Manduria.
Il suo venerato corpo si trova ora a Cirò Marina, al Santuario della Madonna d’Itria, comunità passionista che egli volle vi fosse stabilita appena eletto vescovo della diocesi di Cariati.
Introdotta la causa, nel giugno del 1991 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione.

Fonte: www.passionistimanduria.com

Preghiera di intercessione

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