DaimielIl martirio dei 26 Martiri Passionisti della Comunità di Daimiel (Ciudad Real – Spagna) ha le sue origini nel clima chiaramente anticlericale che si respirava in Spagna dopo la proclamazione della Repubblica nel 1931 e le elezioni politiche del febbraio 1936. Nello stesso anno ebbe inizio la guerra civile, che insanguinò la Spagna fino al 1939. In questo clima avvenne la tragedia della Comunità Passionista di Daimiel martirizzata dal 23 luglio al 23 ottobre del 1936.

Sognavano, i giovani studenti, la vita missionaria oltreoceano. Molti dei religiosi più anziani avevano lavorato per lunghi anni in terra di missione e ne sentivano profonda nostalgia. Ma tutti i passionisti della comunità di Daimiel erano soprattutto decisi a diventare santi. E ci riuscirono. Il martirio avevano osato soltanto sperarlo. Gli eventi non li colsero impreparato.

Non mancarono alcuni parenti che consigliavano particolarmente ai giovani di lasciare il convento e l’abito religioso. Sarebbe stato sufficiente per evitare la morte. Ma furono consigli inutili. Il martirio fu la degna corona di una vita vissuta daautentici “cittadini del Calvario” nella quotidiana ricerca personale e comunitaria della piena conformazione al Crocifisso.

L’odio dell’uomo non riuscì a spegnere questo anelito, ne affrettò piuttosto la realizzazione. I carnefici non uccisero neppure la speranza. Dal martirio dei 26 confratelli, i Passionisti trassero nuovo slancio per il proprio futuro.

Fonte: www.passionisti.org

 

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