Sabato 02 settembre 2023, XXI Settimana Tempo Ordinario

Fonte dell’articolo silvestrini.org

Testi Sacri Holyart.it

Antifona d’Ingresso

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Colletta

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 4, 9-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell’intera Macedònia.
Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.97

RIT: Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

  RIT: Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.

  RIT: Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.

Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

  RIT: Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

Vangelo

Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore arricchisce la nostra vita di molteplici doni. Preghiamo perché ci aiuti a valorizzarli a beneficio nostro e dei fratelli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

O Signore, aiuta gli uomini a formare una sola famiglia, nella valorizzazione delle ricchezze proprie di ogni popolo e di ogni cultura. Preghiamo:

O Signore, manda alla tua Chiesa uomini capaci, con la parola e l’esempio, di stimolare la crescita e lo sviluppo umano e cristiano dei tuoi fedeli. Preghiamo:

O Signore, assisti coloro che cercano lavoro, perché possano realizzare il fondamentale diritto dell’autonomia e dignità personali. Preghiamo:

O Signore, insegna alla nostra comunità lo spirito dell’accoglienza, particolarmente verso le persone meno provviste di doni naturali, e quindi più bisognose di sostegno e di aiuto. Preghiamo:

O Signore, fa’ che nessuno di noi si spaventi o si scoraggi per i propri limiti, ma aiutaci a capire che è proprio nella nostra debolezza che esprimi la tua potenza. Preghiamo:

Perché i cristiani non si estraneino dal mondo.
Per chi non ha fiducia nelle proprie capacità.

O Dio, che nella tua bontà hai fatto bene tutte le cose, infondi in noi sentimenti di speranza e di fiducia perché affrontiamo serenamente gli impegni della vita e maturiamo frutti per l’eternità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l’unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e renderti grazie sempre e in ogni luogo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Tu sei l’unico Dio vivo e vero: * l’universo è pieno della tua presenza, * ma soprattutto nell’uomo, creato a tua immagine, + hai impresso il sigillo della tua gloria. ** Tu lo chiami a cooperare con il lavoro quotidiano al progetto della creazione * e gli doni il tuo Spirito, * perché in Cristo, uomo nuovo, + diventi artefice di giustizia e di pace. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l’inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell’uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)

—(oppure)—
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”, dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l’opera risanatrice della tua misericordia + e fa’ che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

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Informazioni su Raffaele De Fulvio 1200 Articoli
Dal 18 ottobre è Superiore della comunità Passionista, vive a Bari e dal 1 novembre 2015 è Parroco della Parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata in Bari.