
Siamo nel cuore dell’anno liturgico e ci sentiamo nell’impossibilità di dire cose adeguate al mistero grande che la Liturgia pone di fronte ai nostri occhi, perchè il nostro cuore faccia professione di fede.
E’ quanto ci invita a fare il Vangelo:
entrò, vide e credette…:
la fede nasce dal “vedere” che sollecita la libertà ad affidarsi al mistero, che sta “Oltre” a ciò che balza agli occhi.
Dalla parola che ci invita a credere nascono due conseguenze importanti: il cambiamento del cuore e la testimonianza.
Dalla risurrezione di Gesù viene per noi uno “stato di vita” nuovo:
Voi siete già morti e (ormai) la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio!
egli è risorto per noi e così siamo già risorti in lui: il comportamento del cristiano deve essere un segno di questa novità.
Cosa vide Giovanni? Un sepolcro vuoto. Vide e cominciò a capire. La sua mente, che non poteva in alcun modo essere pronta ad un evento come la risurrezione, incomincia a ricordare le cose dette da Gesù: riscopre il senso della morte in croce e si incammina ad essere veramente un discepolo credente.
Per i nostri sensi, ai quali diamo così importanza, la risurrezione di Gesù non è altro che un sepolcro vuoto; Gesù, ormai, non è più da cercare tra i morti ma in mezzo ai vivi; non è più a Gerusalemme, ma vivo in ogni angolo della terra e nel cuore di ogni credente. Giovanni vide le bende e credette: noi siamo nella stessa situazione.
Metterci alla ricerca delle bende di Gesù…
Se il paragone non è troppo tirato, potremmo dire che le bende, segno che Gesù non è morto definitivamente sepolto, ma che ora è “altrove”, le possiamo vedere nella Chiesa.
La liturgia eucaristica, la vita fraterna, la vita ecclesiale, in una parola, la storicità della Chiesa concreta, sono le bende che ci rimandano a “vedere” Gesù risorto.
Con gli occhi di una fede matura noi superiamo la miopia di un cristanesimo superficiale, per mettere tutta la nostra vita nelle mani del risorto; noi sappiamo che Gesù è risorto perchè…
siamo stati al sepolcro e non lo abbiamo visto
in compenso Gesù ha lasciato le sue bende perchè anche noi, come Giovanni, possiamo dire…
ho visto e creduto!
Il Parroco Padre Peppe Pane e la Comunità Passionista augurano una serena e santa Pasqua in Cristo Crocifisso e Risorto.