Mercoledì 17 gennaio 2024, II Settimana Tempo Ordinario

Fonte dell’articolo silvestrini.org

Testi Sacri Holyart.it

Antifona d’Ingresso

Il giusto fiorirà come palma, * crescerà come cedro del Libano; * piantati nella casa del Signore, * fioriranno negli atri del nostro Dio. (Sal 91, 13-14)

Colletta

O Dio, che a sant’Antonio abate hai dato la grazia di servirti nel deserto seguendo un mirabile modello di vita cristiana, per sua intercessione donaci la grazia di rinnegare noi stessi e di amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 17, 32-33. 37. 40-51

Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni, Davide disse a Saul: “Nessuno si perda d’animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo”. Saul rispose a Davide: “Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d’armi fin dalla sua adolescenza”. Davide aggiunse: “Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell’orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo”. Saul rispose a Davide: “Ebbene va’ e il Signore sia con te”.
Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo.
Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. Il Filisteo disse a Davide: “Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?”. E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. Poi il Filisteo disse a Davide: “Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche”.
Davide rispose al Filisteo: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani”.
Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra.
Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l’uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 143

RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.

Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.

  RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.

Mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo.

  RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.

O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,
a te, che dai vittoria ai re,
che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.

  RIT: Benedetto il Signore, mia roccia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.

Alleluia.

Vangelo

Mc 3, 1-6
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati, vieni qui in mezzo!”. Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?”. Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: “Tendi la mano!”. Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Carissimi, con grande fede, rivolgiamo oggi la nostra preghiera a Dio Padre, perché la festa di sant’Antonio abate, padre dei monaci, ci ricordi il primato assoluto di Dio nella nostra vita. Diciamo insieme:

Sii tu, Signore, la nostra gioia.

Perché la Chiesa, tempio del Dio vivente, sia segno per tutto il mondo della trascendenza di Dio. Preghiamo:

Perché nella Chiesa risuoni sempre con vitale freschezza l’appello di Gesù, suscitatore di vocazioni evangeliche radicali. Preghiamo:

Perché i cristiani sappiano presentare al Signore l’offerta di un impegno fattivo per la giustizia. Preghiamo:

Perché chi si sente solo possa imparare, da sant’Antonio abate, la spiritualità di una solitudine che non è isolamento, ma tenerezza e gioia con Dio. Preghiamo:

Perché impariamo a rispettare e stimare le vocazioni eremitiche e contemplative come doni della grazia di Dio per il bene di tutta la Chiesa. Preghiamo:

O Dio, che chiami in disparte ancora tanti uomini e donne riservandoli per te, insegnaci a capire che siamo fatti solamente per lodare, servire ed amare te, unico e sommo bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le offerte del nostro servizio sacerdotale che poniamo sul tuo altare nella memoria di sant’Antonio, e concedi che, liberi dai legami del mondo, troviamo solo in te la nostra ricchezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l’uomo alla santità dell’origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l’inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Se vuoi essere perfetto, * va’, vendi quello che possiedi, * dallo ai poveri e vieni! Seguimi!», dice il Signore. (Mt 19, 21)

—(oppure)—
Abbiamo conosciuto e creduto * l’amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)

Dopo la Comunione

O Signore, che hai reso vittorioso sant’Antonio nel duro scontro con il potere delle tenebre, concedi anche a noi, saziati dai tuoi sacramenti di salvezza, di superare le insidie del maligno. Per Cristo nostro Signore.

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Informazioni su Giuseppe Maisto 1301 Articoli
P. Giuseppe Maisto è nato a Napoli il 26-09-1986, ha conosciuto i passionisti con una missione della sua parrocchia e nel 2015 ha cominciato il cammino di formazione nella comunità di Bari. P. Giuseppe è stato ordinato sacerdote il 9 settembre 2023 a Napoli, è ritornato nella comunità di San Gabriele a partire da ottobre 2023 con il ruolo di Viceparroco.