Mercoledì 01 maggio 2024, V Settimana Tempo di Pasqua

Fonte dell’articolo silvestrini.org

Testi Sacri Holyart.it

Antifona d’Ingresso

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. * Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. Alleluia. (Sal 127, 1-2)

Colletta

O Dio, che hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della tua creazione, fa’ che per l’esempio e l’intercessione di san Giuseppe siamo fedeli ai compiti che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gn 1,26 – 2,3

Dal libro della Gènesi
Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogàtela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”. Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Col 3, 14-15.17.23-24

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 89

RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

  RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: “Ritornate, figli dell’uomo”.
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

  RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

  RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.

  RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.

Alleluia.

Vangelo

Mt 13, 54-58
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: “Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?”. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”. E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname, e con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell’uomo. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Signore Dio, che hai creato la terra perché diventasse la dimora dell’uomo, aiutaci a renderla, col nostro lavoro, sempre più umana e abitabile. Preghiamo:

Signore, che hai nobilitato l’opera delle mani dell’uomo facendoti tu stesso lavoratore, fa’ che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di liberazione a gloria del tuo nome. Preghiamo:

Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi. Preghiamo:

Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, fa’ che non disprezziamo le cose umili e semplici, perché attraverso di esse tu ci porti la salvezza. Preghiamo:

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, fonte della misericordia, guarda i doni che ti presentiamo nella memoria di san Giuseppe, e fa’ che la nostra umile offerta diventi pegno della tua protezione. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Sii misericordioso, Signore: questo sacrificio di lode che ti offriamo ci ottenga la grazia della benedizione celeste e ci doni la gloria dell’eterna beatitudine. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

† È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo nella memoria di san Giuseppe. Egli, uomo giusto, da te fu prescelto come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio; servo saggio e fedele fu posto a capo della santa famiglia, per custodire, come padre, il tuo unico Figlio, concepito per opera dello Spirito Santo, Gesù Cristo nostro Signore.
E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te il nostro canto, e proclamiamo insieme la tua gloria:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Qualunque cosa facciate, in parole e in opere, * tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, * rendendo grazie a Dio. Alleluia. (Col 3, 17)

—(oppure)—
Il Signore è risorto e ha fatto splendere su di noi la sua luce: * egli ci ha redenti con il suo sangue. Alleluia.
Oppure:
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto * e diventiate miei discepoli. Alleluia. (Gv 15, 8)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Signore, che ci hai nutriti con il pane del cielo, fa’ che, sull’esempio di san Giuseppe, conserviamo nei nostri cuori la memoria del tuo amore, per godere il frutto della pace senza fine. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, che ci hai ridonato come cibo spirituale il sacramento di salvezza del tuo Figlio a te offerto in rendimento di grazie, confermaci con questo dono di forza e di gioia, perché possiamo servirti sempre più in santità di vita e sperimentare ancora nuovi benefici. Per Cristo nostro Signore.

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Informazioni su Giuseppe Maisto 1545 Articoli
P. Giuseppe Maisto è nato a Napoli il 26-09-1986, ha conosciuto i passionisti con una missione della sua parrocchia e nel 2015 ha cominciato il cammino di formazione nella comunità di Bari. P. Giuseppe è stato ordinato sacerdote il 9 settembre 2023 a Napoli, è ritornato nella comunità di San Gabriele a partire da ottobre 2023 con il ruolo di Viceparroco.