
«Esci, spirito immondo, da quest’uomo!».
Ancora oggi come al tempo di Gesù difficilmente si riesce a comprendere il significato dei segni e dei miracoli che il Signore compie. Si parla poco di satana, molti cristiani ne negano ancora l’esistenza, anche se poi, per assurdo, costatando evidentemente il male che egli sparge ovunque nel mondo, gli inquinamenti spirituali che guastano la vita dell’uomo, spesso si sente affermare: “Ma che diavolo succede!”. Sappiamo, e non dovremmo dubitare, che sin dall’inizio Satana ha tramato contro di noi per separarci dal nostro Creatore e Signore. Da allora non cessa di insinuarsi nella vita del mondo, della Chiesa e di ognuno; entra dove trova porte aperte, trionfa quando è invocato e poi tormenta e distrugge. L’evangelista racconta ai suoi fedeli in conversione dal paganesimo un esorcismo che Gesù celebra in territorio pagano. Si tratta uomo posseduto da uno spirito immondo. Nessuno più riusciva a tenerlo legato e a domarlo, neanche con catene, per cui era stato confinato nei sepolcri. La forza e la ferocia di Satana spesso è difficile domarla ancor più se, come nel nostro caso sono in molti, è una legione. Gesù scandisce il suo ordine: «Esci, spirito immondo!». Strano a dirsi l’”immondo” per voce dell’ossesso implora. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Satana è il tormento dell’uomo, Gesù che lo scaccia è il “tormento di Satana!”. I Gerasèni, pagani, non comprendo quanto Gesù ha fatto per loro e invece di essergli grati lo pregano di allontanarsi dal loro territorio. La legione di demoni chiede di potersi rifugiare in una mandria di porci!