Liturgia della settimana :: Commento :: Giovedì 27 febbraio 2020

Davanti a te la vita e il bene, la morte e il male.

È tempo di fare doverosamente scelte radicali e coraggiose. In questo tempo il buon Dio ci fa toccare con mano la sua immensa misericordia, ce la offre nella volontaria immolazione del Figlio suo. E per coglierne i frutti, per anelare alla Pasqua ecco un solenne comando: “Amare il Signore, tuo Dio, camminare per le sue vie, osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso, nella terra dei redenti, dei risorti. «Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe». Per noi è la meta finale, l’approdo nel regno dei beati. Non possiamo, non dobbiamo dimenticare il “prezzo” del riscatto: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Si tutta la nostra gratitudine, ma anche la docile imitazione, la fiduciosa sequela, la capacità da implorare come dono dello Spirito, di saper cogliere i valori autentici del presente e del futuro: Ed ecco Gesù: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Questo è l’impegno della imitazione, poi la scelta ardua, ma sapiente: «Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Quaresima, tempo per guardare lontano, oltre il dodici Aprile; ci attende una Pasqua eterna!

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Informazioni su Raffaele De Fulvio 11569 Articoli
Dal 18 ottobre è Superiore della comunità Passionista, vive a Bari e dal 1 novembre 2015 è Parroco della Parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata in Bari.