Come ricordano le Premesse del Messale, «la differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere, anche con mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati». In pratica una sorta di meteo religioso, che regola l’anno liturgico.
RITO ROMANO
La scelta del colore liturgico nel Rito Romano è regolata dal n. 346 dell’Ordinamento Generale del Messale Romano:
Il colore bianco si usa negli Uffici e nelle Messe del tempo pasquale e del tempo natalizio. Inoltre: nelle celebrazioni del Signore, escluse quelle della Passione; nelle feste e nelle memorie della beata Vergine Maria, dei Santi Angeli, dei Santi non Martiri, nelle solennità di Tutti i Santi (1 novembre) e di san Giovanni Battista (24 giugno), nelle feste di san Giovanni evangelista (27 dicembre), della Cattedra di san Pietro (22 febbraio) e della Conversione di san Paolo (25 gennaio).
Il colore rosso si usa nella domenica di Passione (o delle Palme) e nel Venerdì santo, nella domenica di Pentecoste, nelle celebrazioni della Passione del Signore, nella festa natalizia degli Apostoli e degli evangelisti e nelle celebrazioni dei Santi Martiri.
Il colore verde si usa negli Uffici e nelle Messe del tempo ordinario.
Il colore viola si usa nel tempo di Avvento e di Quaresima. Si può usare negli Uffici e nelle Messe per i defunti.
Holyart – Articoli religiosi – Il colore nero si può usare, dove è prassi consueta, nelle Messe per i defunti.
Il colore rosaceo si può usare, dove è tradizione, nelle domeniche Gaudete (III di Avvento) e Laetare (IV di Quaresima).
Nei giorni più solenni si possono usare vesti festive più preziose, anche se non sono del colore del giorno.
Per quanto riguarda i colori liturgici, le Conferenze Episcopali possono però stabilire e proporre alla Sede Apostolica adattamenti conformi alle necessità e alla cultura dei singoli popoli.
Leggi anche l’anno liturgico.