Fonte dell’articolo Aleteia.org – Autore Vatican News
Ha avuto molti ragazzi, e ha lasciato l’ultimo nel bel mezzo dei preparativi per le nozze perché ha scelto lo sposo migliore: Gesù di Nazaret
Suor Raquel ha un volto, degli occhi e un sorriso pieni di luce. È diventata un’influencer sulle reti sociali e ha una storia affascinante, in cui riconosce che il dono della bellezza non è tutto nella vita. Preparatevi, conoscerete questa religiosa che con il suo carisma evangelizza le reti sociali di tutto il mondo. Vi innamorate facilmente? Questa storia vi piacerà.
Suor Raquel, grazie di cuore per averci concesso questa intervista per Aleteia. Ci può dire il suo nome completo, dov’è nata, quanti anni ha e dove vive attualmente?
Ho 26 anni. Mi chiamo Raquel Coss Negrete. Sono nata nella città di Morelia, Michoacán (Messico), e attualmente vivo a Mexicali, Baja California. Sono cresciuta a nord, alla frontiera di Chihuahua, a Ciudad Juárez.
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Quali sono i talenti che Dio le ha dato? Che capacità ha? Quali pensa che siano le sue virtù più grandi?
Sono una donna molto spontanea, allegra. Credo che sia una cosa che mi ha aiutato molto nella vocazione da quando ho preso questa decisione. E sono molto ottimista. Credo che l’ottimismo sia uno dei doni più importanti che mi aiutano, e mi fa sentire piena. Credo che sia la cosa più importante!
“Facevo di tutto, ma non facevo niente”
Com’era la sua vita prima di consacrarsi? Quali attività svolgeva all’interno della Chiesa cattolica?
Prima mi dedicavo a studiare e a lavorare. Avevo una relazione, facevo parte di un gruppo giovanile, ero catechista, chierichetta e lavoravo anche alla radio come speaker. L’esperienza della radio è avvenuta qualche mese prima di venire in convento. Era una radio cattolica e facevo di tutto, ma non facevo niente – intendo dire che facevo molte cose, ma niente che lasciasse un segno.
Ero all’università, studiavo Letteratura, avevo un ragazzo ed ero felice. La verità è che era una vita molto comoda.
Per quanto tempo è stata catechista? Si potrebbe dire che è stata una prima chiamata alla vocazione religiosa?
Ero catechista giovanile. Lo sono stata per quasi 6 anni. Formavo i giovani nella fede in modo spirituale. Nella catechesi c’è sempre al primo posto l’insegnamento o la dottrina della Chiesa, poi la parte umana e anche quella spirituale; io venivo sempre incaricata della parte spirituale, che era quello su cui mi concentravo.
Quello che dai, che condividi, come dire “Dio ti ama” o parlare della preghiera o della recita del Rosario, interpella sempre anche te, e io mi chiedevo: “Credo a quello che dico?”