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Antifona d’Ingresso
Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità; * fin dal principio, dalle tue testimonianze * ho conosciuto che in eterno tu sei. (Cf. Sal 118, 151-152)
Colletta
La coscienza della nostra colpa, o Padre, ci rattrista e ci fa sentire indegni di servirti; donaci la tua gioia e salvaci con la venuta del tuo Figlio unigenito. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 54, 1-10
Dal libro del profeta Isaìa
Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perché più numerosi sono i figli dell’abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
poiché ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza possederà le nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.
Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.
Poiché tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo d’Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
Come una donna abbandonata
e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
– dice il tuo Dio.
Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti raccoglierò con immenso amore.
In un impeto di collera
ti ho nascosto per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne
ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi con te
e di non più minacciarti.
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace,
dice il Signore che ti usa misericordia.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 29
RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto
e al mattino la gioia.
RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.
Vangelo
Lc 7, 24-30
Dal Vangelo secondo Luca
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via”.
Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore ci ha fatto ascoltare parole di consolazione e di speranza. Con animo riconoscente, a lui acclamiamo, dicendo:
Lode a te, o Signore.
Ami la Chiesa con affetto sponsale:
La tua misericordia ci rinnova ogni giorno:
Sei tu il nostro redentore:
La tua fedeltà è più forte della roccia:
La tua grazia ci fa ritornare a te:
Anche dalla sterilità fai nascere la vita:
Sotto la tua mano anche il deserto fiorisce:
Hai cambiato in gioia la nostra vergogna:
Hai giurato di non adirarti più con noi:
Non tieni conto del nostro passato:
La tua Chiesa non rimarrà mai senza figli:
Mandi messaggeri a preparare la tua venuta:
Susciti testimoni capaci di soffrire per la fede:
I piccoli e i semplici ci mostrano il regno dei cieli:
La nostra fragilità ci costringe ad aggrapparci alla tua forza:
Il tuo disegno non è reso vano dalle nostre inadempienze:
Signore nostro Dio, che hai voluto chiamarti nostro sposo e ci raccogli con immenso amore dopo ogni sbandamento, accetta la nostra lode e rendici capaci di aprirci a Cristo, che viene a noi come redentore e salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)—
Accogli, o Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e concedi che il nostro sacrificio spirituale compiuto nel tempo sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)—
Accetta, o Signore, i doni del nostro servizio deposti sul tuo altare, e fa’ che, liberi dagli affanni del mondo, diventiamo ricchi di te, unico nostro bene. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall’antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell’attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l’inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)—
Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell’attesa che si compia la beata speranza * e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13)
Oppure:
Non vi è alcuno più grande di Giovanni, * ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7, 28)
—(oppure)—
Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell’attesa che si compia la beata speranza e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13)
Oppure:
Non vi è alcuno più grande di Giovanni, * ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7, 28)
Dopo la Comunione
—(antica)—
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)—
Questo santo convito ci sostenga, o Dio onnipotente, perché testimoniamo nelle intenzioni e nelle opere la luce della tua verità e l’amore verso i fratelli. Per Cristo nostro Signore.