Fonte dell’articolo silvestrini.org
L’uomo dalle sue origini, è diventato un costruttore: ha cercato nell’habitat che Dio gli ha donato di edificare costruzioni per darsi sicurezza, quasi per illudersi di poter trovare quaggiù una stabile dimora, la più sicura possibile su questa terra. Ancora oggi abbiamo i nostri piani, le nostre organizzazioni. La storia ci costringe a renderci conto della vanità dei nostri progetti. Dio non si lascia chiudere dentro i nostri limiti, è in cammino, è alla ricerca dell’uomo per garantirgli spazi d’infinito. La sola realtà terrena che manifesta la sua presenza è l’uomo, creato ad immagine e somiglianza del creatore. Egli, il Signore, nasce da Maria, immagine di una umanità ricostruita, perché vuole immergersi nella nostra storia e vuole redimerla da ogni male. Un tempio fatto da mano d’uomo viene edificato da Salomone per garantire la sua presenza, un tempio destinato alla distruzione, ma che prefigura altre realtà: il tempio sarà il corpo di Cristo, la sua Chiesa; tempio sarà il seno verginale di Maria dove assume le nostre sembianze umane; tempio e trono sarà infine il Golgota e la croce, dove consumerà il suo sacrificio di amore. Questo è il mistero, che San Paolo c’invita a scoprire. Questo è il mistero che l’Arcangelo Gabriele annunzia a Maria: un annunzio di salvezza, che coinvolge direttamente “l’umile ancella del Signore”, la piena di grazia, ma che riguarda tutti noi. Ci riempie di stupore il fatto che l’evento “salvezza” Dio l’abbia voluto legare all’attesa di un “sì” pronunciato da un umile fanciulla… suscita emozione in noi che Dio voglia scegliere come suo tabernacolo il seno verginale di una donna: Dio si umilia nella carne, Dio entra nella carne dei mortali, in essa costruisce il suo “tempio” per garantirci la vita e l’immortalità. In Maria già rifulge lo splendore della Chiesa, con Cristo l’umanità riconciliata entra in lei, nella “Madre”, per rinascere a vita nuova, conformati a Cristo, destinati a risorgere con Lui. E’ il tempo di Maria i giorni che viviamo, in lei già possiamo adorare il Bambino che nasce, il mistero che si compie, la pienezza del tempo, Dio che si dona incondizionatamente all’uomo.