2020-08-09 – Commento di Domenica

Fonte dell’articolo silvestrini.org

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Signore, salvami! ||| Gesù è solo sul monte a pregare. Bisogna ogni tanto cercare solitudine e silenzio per entrare in comunione vera con Dio e sperimentare la profondità della preghiera. Quando poi Egli scende dai suoi, non soffre più i condizionamenti della natura: cammina sulle acque e non è un fantasma. Pietro invece, che è ancora legato alla pesantezza della sua umanità ed è forse appesantito anche da una dose di presunzione, al soffiare del vento, rischia di affondare nelle acque del mare. Anch'egli allora deve pregare, deve lanciare il suo grido di aiuto: "Signore, salvami". È confortante il gesto immediato di Gesù in risposta alla preghiera di Pietro: "E subito Gesù tese la mano…". Questa mano tesa verso di noi è ormai il segno visibile della sua redenzione, della sua misericordia, del suo aiuto continuo. Occorre la luce speciale della fede, quella di cui Pietro fa difetto, per comprendere che la mano di Gesù è infinitamente più forte del vento che àgita le onde, di tutte le difficoltà o tentazioni che possono affliggerci. La stessa fede che può convincerci che Dio non è nel vento impetuoso, non è nel terremoto, ma nel mormorìo di un vento leggero: Egli si rivela essenzialmente nella pace profonda del suo amore infinito. Lo stesso amore che spinge l'apostolo Paolo a desiderare le pene peggiori pur di essere di giovamento per il suo popolo. Ancora una volta è la fede che interviene ed opera sapientemente nell'apostolo: "Passa la scena di questo mondo". Resta l'inestimabile dono della divina adozione a figli come caparra di vittoria e di risurrezione finale. Quanto è urgente per tutti noi riscoprire l'inestimabile valore della preghiera, alimento indispensabile alla nostra fede, luce e lampada ai nostri passi verso la meta finale, capacità di discernere i valori per i quali dobbiamo spendere le energie migliori!

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Informazioni su Raffaele De Fulvio 11919 Articoli
Dal 18 ottobre è Superiore della comunità Passionista, vive a Bari e dal 1 novembre 2015 è Parroco della Parrocchia di San Gabriele dell'Addolorata in Bari.