Fonte dell’articolo silvestrini.org
Morire per vivere. ||| Il seguire Cristo è un morire per vivere. Qui vi è una delle contraddizioni più forti del vangelo: laddove morire e vivere sono concetti che si giocano lungo dinamiche che non sono solitamente date. Nessuno, infatti, si sognerebbe di mettere questi due verbi sullo stesso piano, anzi il morire in questo caso è su un livello decisamente superiore perché è passaggio obbligato per vivere. Ma, chiunque abbia fatto esperienza di Cristo sa che questa è una realtà che si trova continuamente lungo le strade del credere. È, però, un morire dell'uomo vecchio, cioè di quella persona che si credeva di essere e che invece, l'incontro con il Cristo trasforma e rende nuova, fa "rinascere". Perché il simbolo battesimale diventi realtà di vita occorre l'impegno costante alla sequela di Cristo. Seguire Lui è decidersi a mettere da parte le nostre meschinerìe per "gettarsi" nell'avventura cristiana, la quale solo così non sarà più costituita da formule vuote e sterili, ma da impegno diuturno, per la costruzione di un mondo nuovo. Facciamo allora pian piano quell'uomo vecchio e mondano in noi… per far crescere l'uomo celeste e vivere la vita eterna con Cristo.