
«Se tu sei Figlio di Dio». ||| Sin dal principio abbiamo sperimentato e sofferto la tentazione; siamo stati indotti alla disobbedienza e al peccato. Questa triste realtà, con tutte le conseguenze che ne derivano, ha coinvolto il nostro Creatore e Signore. Egli ci ha offerto una manifestazione di amore prima sconosciuto, la sua immensa misericordia, l’Amore che ama e che perdona. Il culmine ci è stato rivelato con l’incarnazione del Verbo. Oggi il Vangelo narra che Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Egli fa sue tutte le nostre debolezze, sperimenta nella sua persona le insidie diaboliche e, prima del martirio della croce, sconfigge il male per garantirci la vittoria contro il nemico. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame; sperimenta la sua e ancor più la nostra fame, tutto quello che viene dai nostri appetiti e dalle nostre brame. È, lo Spirito che guida Gesù a sperimentare la tentazione e la fame; è già l’Amore che redime, si sta facendo carico di tutte le nostre debolezze. La veemenza del sacrificio, i quaranta giorni di digiuno nel deserto, la ferocia di satana, l’astuzia diabolica della tentazione sono la misura dell’amore. Il demonio lancia le sue sfide, facendo perno sulla potenza divina di Gesù e contemporaneamente sulle più acute debolezze umane di cui non è privo la persona di Gesù nella sua umanità: di' che queste pietre diventino pane, vale a dire usa la tua potenza di Figlio di Dio, anticipa una parziale moltiplicazione del pane; oppure, gèttati giù dal pinnacolo del tempio, gli angeli ti sosterranno! Infine l’offerta subdola, capace di soddisfare tutti gli appetiti umani a condizione di un totale asservimento al maligno: “Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”. Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Il nostro grazie parchè ora siamo più fiduciosi, certi nella fede che Egli allontana il nemico da noi, ci libera dalle sue perfide insidie e ci rende vittoriosi nella tentazione.
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