
«Non temere, continua solo ad aver fede!». ||| Giairo, capo della sinagoga, cerca Gesù, ha una urgenza: è il fremito intenso di un tenero amore paterno. Quando lo vede, gli si getta ai piedi e lo prega con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». È una preghiera intensa, espressa con umiltà e fede. L’imposizione delle mani di Gesù, ma anche di quelle sacerdotali, è un gesto d’implorazione, benedicente e di celestiale protezione. Gesù potrà ottenere alla figlioletta guarigione e vita ed Egli va con lui; è sempre presente e partecipa alle nostre pene. “Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno”. All’evangelista Marco piace raccontare alla sua piccola comunità e ora a noi, della folla che segue e fa calca intorno a Gesù. Ci vuole dire che la fede di uno, alimenta la fede di molti e l’attrattiva di Gesù è irresistibile. A sconvolgere la scena giunge una funerea notizia: s’intrecciano voci opposte «Tua figlia è morta» dicono i messaggeri: «Non temere, continua solo ad aver fede!» rassicura Gesù e il miracolo avviene! «Fanciulla, io ti dico, alzati!». All’interno di questa storia s’innesta quella della emorroissa: una donna provata da lunga e penosa malattia, è fisicamente fiaccata ma è forte nella fede. Si nasconde: il male la umilia, la rende impura. Furtivamente tocca soltanto il lembo del mantello di Gesù e all’istante si sente guarita. È salva perché ha creduto in Lui. Ecco cosa avviene quando con fede incontriamo e tocchiamo Gesù!
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