Il nostro posto: vicino o lontano… ||| Il Vangelo di oggi ci invita ad ingaggiare in modo giusto la nostra lotta: non già per ottenere i primi posti ma gli ultimi, è questa la logica di Dio seguita da Cristo e da quanti ne hanno voluto ricalcare le orme. Non è una questione di buona educazione o di tattiche politiche far passar avanti gli altri, ma è una questione di vita o di morte; scegliere l’umiltà è scegliere Dio, è scegliere di entrare per la porta stretta della morte di Cristo per entrare nel banchetto della sua risurrezione. Solo l’umiltà ci porta a conoscere Dio, per cui come dice sant’Ignazio di Loyola il fine ultimo di ogni apostolato è portare gli uomini all’umiltà. La liturgia di oggi ci invita dunque a capovolgere il nostro metro di valutazione onorando e amando i più poveri e facendoci noi stessi poveri, piccoli per sentirci chiamare «amici» da Colui che si è fatto povero per noi. Dio ci ama così come siamo, cioè da “humus”, terra, per innalzarci alla sua gloria. E ciò che ha vissuto la Madonna Santissima, ha conosciuto Dio grazie alla sua umiltà perché vuota di sé, ha posto in Dio tutta la sua speranza fino a divenire sua dimora. La prima discepola, seguiamo Lei. […]