
Vangelo del giorno : 2017-08-01 – Santi di martedi’
Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori […]
Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori […]
E ancora attendere… ||| «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso…», leggiamo nella prima lettura. E’ un’affermazione che ci riempiono il cuore di gioia ed è un inno alla speranza. Se, quando ci si allontana da Dio, il timore cresce, tuttavia insieme ad esso dovrebbe aumentare la fiducia di non essere mai abbandonati e/o lasciati a noi stessi. Il Signore conosce fin troppo bene il limite a cui è sottoposta la condizione umana, e si china sulla sua creatura per risanarla e infonderle coraggio. Dopo la scena tremenda della rottura delle tavole dei dieci comandamenti, ce ne viene proposta un’altra, armoniosa e quasi surreale. Dio parla con chiunque voglia consultarlo e si rivolge a Mosè faccia a faccia. Eppure questo è un episodio tutto costruito sulla richiesta di perdono, evidentemente, per Dio, la domanda di cancellare la colpa è già indice di cambiamento di vita. Il Dio misericordioso e pietoso lo si ritrova nel Vangelo, in cui non è interpellata solo la comunità cristiana, ma tutto il mondo. Il Regno di Dio è infatti una realtà che concerne tutti gli uomini, al di là del credo religioso e al di là di qualsivoglia differenziazione. Il grano e la zizzania crescono dovunque, l’importante, anche qui, è saper attendere il tempo di Dio, in cui tutto il male e tutto il bene saranno svelati nella loro pienezza. […]
Es 33,7-11; 34,5-9.28; Sal.102; Mt 13, 36-43. ||| In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». […]
Radio Vaticana – Giochi dell’armonia prende spunto dalle parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della Pentecoste, nel maggio del 2013: ‘…nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo, Lui è proprio l’armonia’ […]
Il Santo del Giorno […]
Antifona d’Ingresso Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghiin cielo, in terra e sotto terra,e ogni lingua proclami che Gesù è il Signorea gloria di Dio Padre. Colletta O Dio, che a gloria del […]
Sant’ Ignazio di Loyola […]
Sant' Ignazio di Loyola […]
Il granello di senapa ed il lievito. ||| Nel brano evangelico di oggi, Gesù parla in parabole ed usa immagini della vita comune palestinese: il granello di senapa e il lievito. Il Signore non ama un linguaggio colto. Il suo insegnamento passa attraverso immagini semplici e comprensibili per chi lo ascolta. Ma questa apparente semplicità non ci deve ingannare. Gesù è attento infatti, alle cose più piccole ed insignificanti ma da esse trae degli insegnamenti profondi. E’ importante per noi considerare ciò; il nostro atteggiamento molte volte è opposto quando cerchiamo di esaltare troppo l’apparenza più che la sostanza. Anche nella vita possiamo essere attratti da molte cose che in realtà sotto il loro aspetto gradevole ed allettante si dimostrano superflue. Vi è un duplice rischio in questo atteggiamento legato all’apparenza. Da una parte si rischia di non soddisfare le vere esigenze del nostro corpo e dello spirito e dall’altro vi è il rischio di diventare noi stessi succubi di oggetti, macchinari e quanto altro riempie artificiosamente la nostra vita. La libertà dell’uomo e la sua dignità, così spesso proclamata, si potrebbe perdere in una schiavitù che alla fine potrebbe banalizzare la vita stessa. Tornando all’esempio di Gesù della piccolezza del seme e del lievito… Erano pochi gli apostoli ma il messaggio è arrivato ai confini della terra… E continua a fermentare e crescere… certo con un po’ di zizzania qua e là… ma il comandamento dell’amore è così contagioso che prima o poi se ne “ammaleranno” tutti… 🙂 […]
Il granello di senapa ed il lievito. ||| Nel brano evangelico di oggi, Gesù parla in parabole ed usa immagini della vita comune palestinese: il granello di senapa e il lievito. Il Signore non ama un linguaggio colto. Il suo insegnamento passa attraverso immagini semplici e comprensibili per chi lo ascolta. Ma questa apparente semplicità non ci deve ingannare. Gesù è attento infatti, alle cose più piccole ed insignificanti ma da esse trae degli insegnamenti profondi. E' importante per noi considerare ciò; il nostro atteggiamento molte volte è opposto quando cerchiamo di esaltare troppo l'apparenza più che la sostanza. Anche nella vita possiamo essere attratti da molte cose che in realtà sotto il loro aspetto gradevole ed allettante si dimostrano superflue. Vi è un duplice rischio in questo atteggiamento legato all'apparenza. Da una parte si rischia di non soddisfare le vere esigenze del nostro corpo e dello spirito e dall'altro vi è il rischio di diventare noi stessi succubi di oggetti, macchinari e quanto altro riempie artificiosamente la nostra vita. La libertà dell'uomo e la sua dignità, così spesso proclamata, si potrebbe perdere in una schiavitù che alla fine potrebbe banalizzare la vita stessa. Tornando all'esempio di Gesù della piccolezza del seme e del lievito… Erano pochi gli apostoli ma il messaggio è arrivato ai confini della terra… E continua a fermentare e crescere… certo con un po' di zizzania qua e là… ma il comandamento dell'amore è così contagioso che prima o poi se ne "ammaleranno" tutti… 🙂 […]
Es 32, 15-24. 30-34; Sal.105; Mt 13, 31-35. ||| ‡ In quel tempo, Gesù espose alla folla un’ altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami». Un’altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti». Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. […]
Es 32, 15-24. 30-34; Sal.105; Mt 13, 31-35. ||| ‡ In quel tempo, Gesù espose alla folla un' altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami». Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti». Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. […]
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