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I giochi dell’armonia: 2017-02-28 11:01:00

Radio Vaticana – Giochi dell’armonia prende spunto dalle parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della Pentecoste, nel maggio del 2013: ‘…nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo, Lui è proprio l’armonia’ […]

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Vangelo del giorno : 2017-02-28 – Commento di martedi’

Volto Santo di Gesù, guardaci con misericordia. ||| Oggi, martedì prima delle Ceneri, è festa del Volto Santo di Gesù. E’ una festa che Gesù chiese alla Beata Madre Maria Pierina De Micheli, durante la preghiera. La beata ne informò il suo Padre Spirituale Don Ildebrando Gregori che allora era Abate Generale dei Monaci Benedettini Silvestrini. Egli prese a cuore questa bella iniziativa, ed oggi noi qui nel nostro monastero celebriamo questa bella festa, con Messa propria, approvata dalla Chiesa. E’ una festa di riparazione al Volto Santo, dato che, proprio oggi, si fa carnevale e tanti si mascherano e coprono la bella immagine del Volto di Dio, che dal giorno della Creazione, si riflette sul volto bello di ogni uomo e donna. E questa è un’offesa contro nostro Signore che ci ha creati a sua immagine e somiglianza, come si legge nel libro della Genesi. E poi quanti peccati si commettono a Carnevale! Gesù, oggi in particolare ci chiama a riparare con la preghiera e con l’adorazione Eucaristica. Noi non vogliamo satana e rinunciamo a lui, alle sue pompe e alle sue maschere, come abbiamo fatto il giorno del nostro battesimo, ma aderire con tutta la nostra volontà e desiderio dell’anima a Dio, e vogliamo che sia Gesù Cristo a regnare sopra di noi: sia Lui solo il nostro Re e Signore per sempre! Egli ci ha acquistati tutti a prezzo del suo Sangue preziosissimo ed è morto per tutti noi sulla Croce. Noi vogliamo far parte tutti del suo Regno di pace e di amore. Nel pretorio di Pila Gesù Lo hanno flagellato a Sangue e Lo hanno coronato di spine, come un Re da burla: il suo Volto si bagnò di lacrime e di sangue. E come scettro regale gli misero in mano una canna, e i soldati si prostravano a terra davanti a Lui per deriderlo. Ma noi oggi, vogliamo prostrarci in ginocchio per amarlo ed adorarlo in verità perché davvero Egli è il nostro Re e Signore. Egli è il nostro Salvatore, ed è l’Unico Mediatore tra Dio e gli uomini. Noi l’amiamo e farlo amare sempre più! Fratelli e sorelle mie, incontrandoci, ci guardiamo subito in volto perché ci vogliamo bene, e il volto umano è sempre il riflesso della bellezza del Volto del nostro Dio che è Amore. E nella preghiera ci incontriamo con Gesù, e allora per pregare bene è sempre necessario pensare alla bella Immagine del Volto di Gesù, perché Gesù ci rivela il vero Volto del Padre: “Chi vede Me vede il Padre mio”. E il Volto di Gesù ci è stato tramandato dalla Sindone, che anche la scienza oggi riconosce come autentica. Sì, Gesù è davvero ‘il più bello tra i figli degli uomini’, come dice il salmo. E non può essere altrimenti perché Egli è vero Figlio del Padre ed è figlio della beatissima Vergine Maria: è tutto spiccicato a sua Madre, la Donna più perfetta e Santa! Concludo, dicendo che il Servo di Dio Abate Ildebrando ci raccomandava sempre di portare addosso la medaglia del Volto Santo e di dire cinque Gloria Patri ogni giorno, ripetendo la bella giaculatoria: VOLTO SANTO DI GESU’, GUARDACI CON MISERICORDIA! […]

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Vangelo del giorno : 2017-02-28 – Vangelo di martedi’

Is 52,13-53,l-11; Sal. 16; Pt 2,19-26; Lc 9,28-36. ||| In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. […]

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I giochi dell’armonia: 2017-02-27 11:01:00

Radio Vaticana – Giochi dell’armonia prende spunto dalle parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della Pentecoste, nel maggio del 2013: ‘…nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo, Lui è proprio l’armonia’ […]

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Vangelo del giorno : 2017-02-27 – Commento di lunedi’

La ricchezza del mondo e quella di Dio. ||| Da quando abbiamo addentato temerariamente quella famosa mela, convinti di poter così saziare completamente le nostre brame e addirittura diventare come Dio, ci è rimasta dentro una fame e una sete insaziabili. Quell’innato anelito di bene, che Dio stesso aveva infuso nella nostra natura, facendoci somiglianti a lui, si è trasformato in ricerca spasmodica di umane sicurezze, cercate sulla terra nella ricchezza, nella gloria, nel piacere. Il denaro, la mammona del vangelo di ieri, in modo particolare, ci da l’illusione dell’onnipotenza, ci convince di poter appagare ogni nostro desiderio, di poter comprare anche la felicità. Ecco che ci viene prospettata una dimensione ben diversa della felicità. Gesù stesso nel proclamare la carta magna del cristianesimo, sconvolge letteralmente le nostre umane e false valutazioni della gioia. Egli proclama beati i poveri, gli afflitti, i puri di cuore, i perseguitati per causa della giustizia e tutti coloro che nella vita ripetono sostanzialmente la sua storia. Il giovane del vangelo, apparentemente giusto, equilibrato, generoso, chiede a Cristo cosa deve fare per avere la vita eterna. L’osservanza dei comandamenti è la base su cui costruire la nostra rampa di lancio e il giovane dice che sin dalla sua infanzia li ha osservati. Il Signore gli chiede qualcosa di più, indispensabile per conseguire l’ideale della perfezione cristiana: si tratta proprio del distacco dalle cose del mondo: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». È una regola d’oro quella che Gesù scandisce con queste parole: per conseguire i beni di Dio occorre distaccarsi dai beni della terra. Questi rassomigliano a dei pesi che vengono attaccati alle nostre ali, alle ali del nostro spirito e non ci permettono di librarci verso l’alto. Restiamo anche noi disillusi alle parole conclusive di questo episodio evangelico: “Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”. Ancora una volta i beni predòminano sul vero bene. Ancora una valutazione sbagliata, ma, ahimè, ancora tanto frequente. «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». Dobbiamo prestare attenzione perché ricco non è solo chi possiede molti beni, ma anche chi lega il suo cuore a povere cose che trasforma in idoli. Gesù così ci esorta: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”. […]

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Vangelo del giorno : 2017-02-27 – Vangelo di lunedi’

Sir 17, 20-28; Sal 31; Mc 10, 17-27. ||| In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». […]

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I giochi dell’armonia: 2017-02-26 11:01:00

Radio Vaticana – Giochi dell’armonia prende spunto dalle parole pronunciate da Papa Francesco in occasione della Pentecoste, nel maggio del 2013: ‘…nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo, Lui è proprio l’armonia’ […]